Una musica ispirata dai temi ancestrali dell’Angola, tra suoni organici ed esplosivi. Un progetto di ricerca azione che analizza la relazione tra la carenza di luoghi di aggregazione e lo spopolamento dell’entroterra campano. Così la musica del cantautore africano Chalo Correia incontra l’associazione culturale “Textures” di Airola e il lavoro di “Torno Spesso”, progetto finanziato dalla Regione Campania con risorse del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. L’appuntamento è per stasera alle 22 ad Airola: la tradizione musicale sembra, rebita, rumba e kazucuta, proposta attraverso lo sguardo contemporaneo di Chalo, arricchisce il confronto aperto sul rapporto tra peregrinazioni e radici, emigrazione e “restanza”, identità e alterità. L’obiettivo di “Torno Spesso” è proprio quello di riportare le competenze dei giovani espatriati a disposizione delle comunità “restanti”.
Una visione affine a quella dell’associazione caudina “Textures”, convinta che l’arte, la musica e la cultura siano un aggregante per le comunità e un modo per scoprire il mondo e se stessi, ritrovando le proprie origini e le proprie radici e ridefinendole nel mondo contemporaneo. «Anche in quest’ottica – spiegano gli organizzatori – abbiamo deciso di ripartire con Correia, in quanto musicista capace di rifondere una profonda tradizione ancestrale con una visione contemporanea, affrontando la sfida di innovare la musica angolana nel rispetto delle origini».
Nato a Luanda, capitale dell’Angola, nel 1968, Correia ha vissuto la sua infanzia nel periodo più intenso e fiammante della musica dell’Angola (anni ’70). Un periodo durante il quale ha incontrato musicisti di gruppi rivoluzionari come “Os Merengues” e “Os Kiezos” che avrebbero influenzato la sua musica futura. Si è trasferito in Portogallo all’inizio degli anni ’90, dove ha combattuto con fervore appassionato per diffondere le radici della musica angolana in Europa e in Brasile. Il suo album di debutto, pubblicato nel giugno 2015 da Celeste / Mariposa Discos Label, si intitola “Kudihohola”, un termine Kimbundo che significa “recupero da sbornia” o “riavvio”.
Nel 2016 “Kudihohola” è stato nominato per il miglior album di musica popolare agli Angolan Music Awards. I suoi testi sono influenzati dai ricordi della vita in Angola e dall’esperienza di vita nell’ambiente multiculturale di Lisbona. In Italia la presenza di Correia è promossa da “Xilema Musica”. Chalo sarà accompagnato alle congas da Galiano Neto: una leggenda, un’icona di Luanda, conosciuto ovunque nel suo Paese.
Evento organizzato dall’associazione “Textures” in collaborazione con il progetto “Torno Spesso”.
Ingresso libero riservato ai tesserati ARCI. Per accedere è necessario il Green Pass.