«In un momento di dibattito infuocato sulle sorti della didattica e sulla tenuta economica dei territori, tra lockdown e aperture a singhiozzo – scrive “Il Mattino” – arriva il punto di vista degli studenti del Sannio sul tema cruciale dello spopolamento delle aree interne. A raccogliere la voce di oltre 600 adolescenti delle quarte e quinte superiori di Benevento e provincia è il progetto “Torno Spesso”.»
(…) Impossibile non interrogarsi su quanto la pandemia abbia inciso sul senso di appagamento dei bisogni socioculturali degli adolescenti sanniti nell’ultimo anno, considerando che i luoghi più frequentati alla vigilia dell’emergenza erano proprio bar, ristoranti e cinema: luoghi simbolici della serrata. E tuttavia dal questionario è emerso che, già nell’anno precedente all’emergenza sanitaria, più della metà degli studenti non era mai stato a un concerto, a un festival, in un museo o in un teatro: lamentano, infatti, scarsa offerta, promozione e informazione, al netto della difficoltà dei trasporti.
(…) E’ la prima volta che così tanti studenti della provincia vengono chiamati a rispondere su questo tema: “Si fanno progetti e politiche di restanza ma raramente – rimprovera lo staff del progetto – si chiede ai diretti interessati cosa ne pensano, cosa vogliono fare”.
(…) “Partirei per non sentirmi confinata in una città che ha tanti valori storici ma pochi valori umani”, riporta un’amara risposta aperta. E la cultura, come la socialità, serve proprio a “restare umani”. »
Estratto da “Il Mattino”, edizione di Benevento del 21 aprile
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